Predicatore francescano estudente allo Studium Perusinum. Nato il 1 settembre 1393 a Monteprandone nel Piceno, Giacomo della Marca (battezzato in Domenico) proveniva da una famiglia umile e modesta, tant'è che egli stesso, seppur ormai celebre predicatore, ricordava di essere stato guardiano di pecore e porci. Rimasto orfano a 6 anni (ma secondo alcune testimonianze il padre Antonio Rossi, detto Gangale, era ancora vivo tra il 1455 e il 1460), veniva affidato ad un parente sacerdote che, nei pressi di Offida, cominciava a curarne la formazione. Dopo aver studiato grammatica ad Ascoli il giovane si trasferiva a Perugia dove, ospitato dall'illustre giurista perugino Francesco degli Ubaldi (Figlio del celebre Baldo), cominciava a frequentare le lezioni di diritto nella scuola giuridica dell'Università perugina. Addottoratosi, decise di seguire come "officiale" il Baldeschi che tra il 1412 e il 1414 si recava a Firenze come collaterale del podestà di quella città. Era proprio durante il soggiorno fiorentino che Giacomo manifestava l'intenzione di dedicarsi alla vita religiosa. Ispirazione che concretizzava nel 1416 nel Convento francescano di Santa Maria degli Angeli. Da questo momento fino alla morte, che lo colpiva a Napoli il 28 novembre 1476, indirizzava tutte le sue energie all'attività missionaria e alla lotta dell'eresia (hussita in particolare). Sepolto nella chiesa partenopea di Santa Maria la Nova in una cappella a lui dedicata, nel 2001 è stato traslato nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Monteprandone. Ha lasciato diversi scritti tra i quali molti consilia. La sua più importante biografia, seppur scritta in tre distinte versioni, fu opera di Venanzio da Fabriano, confratello laico e segretario di Giacomo negli ultimi tredici anni di vita.