Nato a Fossa in provincia dell’Aquila nel 1421 da una nobile famiglia, si recò a Perugia nel 1438 dove si addottorò in giurisprudenza presso la locale Università. Attratto dalla vita spirituale nel 1445, dopo cinque anni di studio, entrò a far parte del mondo francescano perugino ricevendo l’abito religioso da s. Giacomo della Marca, anch’egli studente dello Studium Perusinum all’inizio del Quattrocento. Fu proprio quest’ultimo a cambiargli il nome di battesimo da Giovanni, in Bernardino . Trascorso il noviziato a Gubbio, prese i voti religiosi a Stroncone nel 1446. Tornato negli Abruzzi, dove fu nominato più volte vicario della provincia, fu inviato dal Capitolo Generale degli Osservanti celebrato ad Assisi il 20 maggio 1464, a governare la vicaria di Bosnia, Dalmazia e Ragusa per cercare di contrastare la riluttanza dei frati di quei territori all’unione. A testimonianza della notevole considerazione di cui godeva all’interno dell’Osservanza, tra i svariati incarichi di cui fu investito, fu eletto procuratore o commissario generale a Roma con il mandato di trattare gli affari dell’ordine con la Santa Sede. Oltre all’importante ruolo che ricoprì nel governo dell’ordine, fu protagonista di una intensa attività di predicazione e compose diversi scritti storici e teologici, la gran parte rimasti inediti, soprattutto negli ultimi anni di vita. Tra le opere storiche citate, la più importante resta ‘Chronica Fratrum Minorum de Observantia,edita solo nel 1902 a Roma da L. Lemmens e scritta nel 1480, mentre tra gli scritti teologici si ricordano, ‘Admonitioni’,cioè un breve catechismo, e ‘Funerale’,32 sermoni sull'assistenza ai moribondi e la cura per i morti, edite entrambe a Venezia nel 1752. Morì a L’Aquila il 27 novembre 1503.