Giurista nato a Pisa da una famiglia ben conosciuta in città nella seconda metà del XIII secolo. Secondo il Diplovataccio, che apprende l'informazione da uno scritto di Baldo non pervenuto, studiò a Bologna sotto Dino del Mugello, per poi perfezionare la sua formazione giuridica presso la scuola di Orleans. Tornato a Bologna insegnò nello Studio felsineo nel 1319-1320 (
Landogna 1926). Successivamente si trasferì e lesse civile a Pisa nel 1320 e nel settembre dell'anno successivo, mentre era a Firenze, fu chiamato a Perugia per sostituire il Belvisi (
Napoli 1981). Il 31 ottobre, però, accettò la cattedra di civile di Siena, dove insegnò nel 1321-1322 con il salario di 300 fiorini d'oro (
Prunai 1950;
Nardi 1996). Un suo consilium sottoscritto da Cino da Pistoia, ha fatto supporre che i due si fossero incontrati a Perugia durante l'insegnamento perugino del pistoiese (1326 o 1330-1334), ma la lettura nel ms. Vat. Lat. 8069 di un Andrea Ciaffi di Perugia e non di Pisa, ha reso precaria l'ipotesi (
Napoli 1981). Definito grande dottore da Bartolo e Baldo, scrisse diverse opere, ma sono pervenuti solo due trattati e un consiglio, quest'ultimo probabilmente del periodo senese (
Galligani 2013). In
Ermini (1971): pp. 133, 134, 135, 140, 146.