Seguendo il destino che molti monasteri conobbero nel XV secolo, nel 1452 anche quello cistercense di San Salvatore di Monte Acuto, decadde in commenda: papa Nicolò V affidò il beneficio ecclesiastico pertinente al territorio abbaziale, al protonotario apostolico Galeotto di Guido degli Oddi. Quest'ultimo prima di morire, inviò Angelo Cantagallina, legum doctor allo Studio di Perugia, a Roma per perorare la causa della successione dei suoi benefici a favore dei suoi nipoti (p. 120). Il nuovo commendatario così, fu Bretoldo degli Oddi, del quale è ricordato che nel 1478 riconfermò, in prima persona, ad Antonio Barigiani - lettore civilista all'epoca nell'Ateneo umbro - e ai suoi fratelli, tutti i beni posseduti a Sportacciano (p. 121, nota 19).