Fornisce informazioni biografiche di Tommaso e del nipote Gioviano. In particolare del primo, oltre a dedicare un intero paragrafo alla sua attività come cancelliere del Comune perugino a partire dal 1440 fino all'anno della sua morte avvenuta nel 1450 (tra le altre cose si ricorda che un anno prima aveva partecipato ad una ambasceria capeggiata da Giovanni Petruccio Montesperelli inviata ad Assisi per incontrare papa Nicolò V), vengono date notizie sul suo insegnamento di eloquenza tenuto allo Studium Perusinum; mentre di Gioviano, oltre aver ricordato la sua infanzia trascorsa a Cerreto di Spoleto, evidenzia il suo arrivo nel 1442 a Perugia, ospitato dallo zio, per frequentare il corso di poetica e filosofia dell'Ateneo, avendo fra i suoi maestri Guido Vannucci dall'Isola. Di entrambi, fini letterati e conoscitori attenti del greco, sono illustrate e analizzate le opere. Specificatamente di Gioviano Pontano significative parti del saggio sono dedicate alla classificazione dei codici manoscritti degli 'Amorum', alle prime poesie ispirate da Fannia, alle 'laudes divinae' e alle sue epistole. L'a., inoltre, pubblica una biografia dedicata a Gioviano da Fabio Pontano nella prima metà del XVI secolo, e da cui ha estrapolato molte delle notizie del suo studio.