Si segnala che tra i testi che costituiscono la ricca biblioteca del re d'Aragona di Napoli nel XV secolo, figuravano un 'Expositio libri III Canonis Avicennae' di Gentile da Foligno e una 'Repetitio' di Baldo degli Ubaldi, entrambi celebri dottori nel trecentesco Studio perugino (pp. 221-222).