Di Girolamo Fabrici (1533-1619), tra i rappresentanti più significativi della scuola medica padovana, l'a. (rifacendosi alla monografia del Favaro) illustra le cause che portarono alla redazione postuma (15 febbraio 1621) dell'inventario della Biblioteca del celebre anatomista. Pubblicato in appendice, in esso si rileva l'attenzione dell'Acquapendente per alcuni lettori dello Studio perugino , tra i quali Gentile da Foligno presente con le 'Questiones', Pietro da Tossignano con il 'Consilium pro peste evitanda' e Francesco Piccolomini con il 'De rerum definitionibus', una sorta di dizionario filosofico e allo stesso tempo un manuale di storia della filosofia del professore senese.