Esaminando e pubblicando in parte numerosi manoscritti inediti tramandati dalle opere di Marsilio Santasofia, dal padre Nicolò, dal fratello Giovanni e da altri medici trecenteschi, l'a. cerca di stabilire luoghi, tempi e modi in cui questi vennero prodotti e gli Studia dove furono utilizzati. Nel fare ciò, descrive il contesto culturale nel quale si formò la famiglia Santasofia, offrendo importanti informazioni sulla carriera accademica dei personaggi in questione. In particolare di Giovanni ricorda le condotte all'Università di Perugia del 1364 (quando lesse il primo e il quarto libro del Canone di Avicenna) e del 1380-1383. Infine, nel ricordare la peste del 1348 cita fra le vittime il celebre medico umbro e lettore all'Ateneo perugino Gentile da Foligno, mettendo in luce il 'Consilium de pestilentiam' di Giovanni da Santasofia. (cfr. "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 37 (2004), pp. 224-239; "Annali di storia delle Università Italiane", 9 (2005), pp. 355-357).