Nel ricostruire la storia e le vicende del movimento dei Fraticelli a Perugia nel XIV secolo, l'a. rimarca alcuni commenti del celebre giurista perugino Baldo degli Ubaldi che, consapevole della condanna degli Spirituali e di ogni altra setta ereticale da parte di papa Giovanni XXII (bolla 'Sancta Romana' del 30 dicembre 1317), sostenne l'impossibilità di ereditare in quanto fuori dalla Chiesa e definiva i fraticelli come "gente inutile ed ipocrita, un escrescenza infetta in un tessuto vitale". Di parere del tutto opposto fu un altro famoso giurista dello Studium Perusinum, Marco Angelelli che affermò il diritto dei Fraticelli ad ereditare i beni di coloro che entravano a far parte del movimento.