Per la sua vicinanza geografica, Cortona ha avuto forti legami con l'Umbria e in particolare con Perugia. In questo articolo, che è una rassegna delle personalità cortonesi che hanno saputo offrire un proprio contributo alla cultura italiana, è inevitabile riscontrare nomi di scolari o lettori della città toscana che hanno frequentato lo Studio perugino. Nello specifico sono ricordati i dottori in medicina della seconda metà del XIV secolo Beltrame di maestro Neri Chirimbaldi (p. 25), Angelo di Biagio e Egidio di Pietro, entrambi condotti a Perugia nel febbraio 1366 (p. 26), oltre che l'arcidiacono Rinaldo di Cuzio, Rettore degli scolari nel 1365 con un salario di 25 fiorini, e Antonio da Cortona all'Università perugina nel 1429. Tra gli amanuensi cortonesi "non di mestiere" sono citati Paolo di Giantommaso Bosci, scolaro giurista a Perugia nel 1425 (trascrisse le 'Recollette' di Dionisio Barigiani, dottore in utroque iure nel Ateneo umbro nella prima metà del XV secolo), e Pietro di maestro Giovanni Battista Leopardi, scolaro artista nel 1473 (p. 39). Sono menzionati, inoltre, come lettori straordinari di iure per i giorni festivi Benedetto da Cortona e Giovanni Battista Cioncolari (p. 58). Per il XVI e XVII secolo si accenna agli studi di diritto canonico effettuati a Perugia da Filippo Baldacchini (pp. 60-63), Lodovico di maestro Piero Alfieri, scolaro di Giovan Paolo Lancellotti (p. 90), Giovanni Battista Mancini (p. 117), Niccolò e Francesco di Paolo Baldelli (p. 112, 118). Si evidenzia la presenza nella Biblioteca Comunale di Perugia di alcune lettere inviate dal religioso ed erudito cortonese Giovanni Battista Pasquini al professore dello Studium Giovanni Battista Vermiglioli (p. 170).