Nel tracciare un quadro del pensiero giuridico dal XII al XIV secolo, l'a. cita Bartolo da Sassoferrato, Baldo degli Ubaldi, Cino da Pistoia e Angelo Perigli, tutti lettori di diritto nel trecentesco Studium Perusinum. (cfr. "Medioevo Latino", 16 (1995), 5719; "Bibliografia Umbra", 6 (1995-1998, ma 2001), p. 436).