Skip to content

Monte del Lago nel medioevo, “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 119 (2022), fasc. 1-2, pp. 3-31., di Giovanni Riganelli (2022)

Inquadrando Monte del Lago di Magione come uno dei fortilizi voluti da Perugia nei primi secoli del medioevo nelle sue aree di frontiera com’era diventato il lago Trasimeno a causa della minaccia longobarda, ricostruisce le vicende storiche, economiche, demografiche e sociali di tale località nel corso del medioevo grazie allo studio di diversa bibliografia e di documenti conservati nell’Archivio di Stato di Perugia. Per evidenziare le attenzioni prestate a Monte del Lago dai suoi abitanti e dal Comune di Perugia nel corso del XV secolo riporta quanto scritto dall’umanista e docente allo Studium Perusinum, Giannantonio Campano, a metà del Quattrocento nel suo ‘Trasimeni descriptio seu de felicitate Trasimeni’ (p. 22). Del resto che il Comune perugino tenesse in grande considerazione questo territorio è testimoniato dal ffatto che era uno dei pochi castelli a cui Perugia assegnò a proprie spese un castellano, ruolo spesso affidato a membri delle casate della nobiltà perugina. Ciò doveva essere molto importante visto che nel 1516 il Comune sollecitò Francesco Maturanzio, umanista e insegnante dell’Ateneo umbro, affinchè promuovesse un’istanza presso Leone X per riconcedere a Perugia la possibilità di poter rinominare i custodi su alcune rocche, tra cui Monte del Lago, prerogativa tolta alla città nel 1512 da Giulio II (pp. 28-29).

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Iohannes Antonius Campanus de Cavelle