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Campello, Bernardino, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 17 (1974), pp. 475-478., di Angela Dillon Bussi (1974)

Esponente di un’antica famiglia spoletina, Bernardino di Solone Campello nacque nel 1594. Dopo aver sostenuto una prima formazione con precettori privati, frequentò i corsi di giurisprudenza allo Studium Perusinum, dove si laureò assieme al fratello Evandro il 13 maggio 1615. Dopo la laurea cominciò una serie di viaggi con il fratello Giovanni e dopo essere stato nominato a Spoleto tra i Priori, nel 1623 ottenne un impiego a Roma presso la Dataria apostolica come auditore nella Congregazione dei vescovi e dei regolari. Salito al soglio pontificio Urbano VIII (Maffeo Barberini), che essendo stato vescovo di Spoleto conosceva personalmente il Campello, fu destinato a compiti di natura politica ed inviato nel 1624 come auditore del nunzio pontificio monsignor Lorenzo Campeggi, a Torino presso la corte sabauda. Grazie alle sue riconosciute doti giuridiche e diplomatiche, da questo momento il Campeggi lo volle con lui sia ad Urbino che a Madrid. Nel 1639, morto il monsignore e anche il fratello Evandro, decise di abbandonare la carriera diplomatica probabilmente anche per dissidi con la politica papale. Tornato nelle terre natie e rifiutati diversi incarichi e nomine, solamente nel 1657 si prodigò per ottenere un ufficio vacante presso il Granduca di Toscana. Dall'8 gennaio al 5 dicembre 1658 così risiedette alla corte fiorentina con la carica di auditore di Consulta. Allontanatosi dalla corte fiorentina adducendo motivi di salute, tornò definitivamente a Spoleto dove riprese la vita che gli era più congeniale, tutta dedita agli studi ed alla famiglia. Morì a Campello nel 1676. Oltre che a poesie in volgare e numerosi componimenti di contenuto religioso pubblicati poi con il titolo di Discorsi sacri (Macerata 1670), nonché alcuni drammi e tragedie che all’epoca non passarono inosservati (la notorietà di Bernardino fra i letterati è testimoniata dalla corrispondenza con vari esponenti della società letteraria del periodo e dalla sua presenza in varie accademie come quella spoletina degli Ottusi), viene ricordato per i suoi studi storici che lo portarono a produrre la sua opera probabilmente più valida, ‘Storia di Spoleti’ che ebbe giudizi positivi anche dal Muratori.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Bernardinus Campellus Spoletinus
  2. Evander Campellus Spoletinus
  3. Solon Campellus de Spoleto