Ricostruisce le vicende conosciute dall’Università di Siena nel corso dei primi Quarant’anni del principato mediceo, ossia nella seconda parte del XVI secolo. Tra i vari personaggi citati, figurano diversi lettori che ebbero a che fare con lo Studio di Perugia come Francesco Piccolomini (p. 156) e Iacopo Griffoli da Lucignano (p. 158). [sono citati come lettori a Perugia ma non si comprende se allo Studio Generale o in qualche ordine religioso: Antonio da Boddio (p. 86); Polibio Finetti, lettore di canonico nel 1568-1569 (p. 89, 147), e Niccolò Finetti, nel 1585 (pp. 85, 88, 150)]