Medico toscano e zio del più celebre Ugo, Marco di Giovanni Benzi nacque a Siena in una data non precisata tra il 1360 e il 1370. Laureato in medicina nello Studio patrio, vi insegnò a partire dal 1388. Nel 1400 fu chiamato dal Comune di Perugia, probabilmente su sollecitazione del concittadino Francesco Casini, ad occupare la cattedra di medicina dell’Università perugina per il biennio 1400-1402, anche se a causa delle intemperie politiche vissute in quel periodo dalla città umbra, non potè svolgere il corso del 1401. Come fece quando nel 1390 fu inviato ambasciatore a Milano, anche da Perugia inviò diverse lettere politiche alla Signoria senese. A siena tornò alla fine del 1402 come medico del Comune per il diffondersi dell’epidemia di peste. Tre anni dopo riprese l’insegnamento allo Studio patrio, assieme al nipote Ugo, e nel 1409 fu riconfermato nel suo incarico accademico con Francesco Casini. Nel 1412 fu promotore di Giovanni di Donone da Rotterdam e Niccolò Fabbri da Sagan, successivamente maestro in arti liberali all’Università di Praga, e due anni dopo di Ippolito da San Giminiano, precedentemente studente negli Atenei di Bologna e Perugia. La sua fama e il suo prestigio furono notevoli sia in vita, quando paragonato ad Avicenna, Socrate e Galeno venne riconfermato alla lettura anche nel 1417, sia successivamente, visto che fu citato anche nel testo della riforma dello Studio senese del 1589. Morì il 24 gennaio 1426 e fu sepolto nella basilica di San Domenico a Siena. Ebbe sei figli e si occupò delle cure termali e in particolare dei bagni senesi di Petriolo, ma della sua produzione è rimasto ben poco. Nella Biblioteca comunale di Cortona è conservato un suo consilium dedicato, probabilmente, ad un ecclesiastico e nel quale si nota una certa tendenza ippocratica tipica della scuola senese.