Nell’evidenziare la presenza dei ritratti di celebri giuristi nei testi che cominciarono ad essere oggetto di stampa sin dagli ultimi decenni del Quattrocento, sottolinea che la Biblioteca del Senato, che raccoglie attualmente alcune migliaia di edizioni giuridiche antiche, tra quelle comprese nei fondi storici e in quelli di più recente acquisizione (Vassalli e Cortese), ha avviato un progetto intitolato Iconografia dei giuristi nei libri a stampa dei secc. XV-XVIII.Lautore maggiormente rappresentato allo stato attuale del lavoro figura essere Bartolo da Sassoferrato con sei occorrenze. L’esimio giurista "perugino"è è raffigurato tre volte nella sola antiporta dell’edizione dell’opera omnia del 1602-1603; nella prima raccolta giuntina delle sue opere, campeggia il mezzo busto a piena pagina, dell’edizione dei Commentaria in primampartem Digesti (Venezia, Battista Torti, 1520). Infine, Bartolo è effigiato tra i civilisti in uno deimontanti della cornice delle Quotidianarum lectionum vespertinarum enarrationes di Guglielmo Pontano (Venezia, Luigi Torti, 1541).