Del prelato, letterato e mecenate Pietro Donato (1390-1447), uno dei personaggi più importanti del primo periodo della Padova veneziana all’inizio del Quattrocento, analizza e ricostruisce l’inizio della sua folgorante carriera all’interno della curia e dell’Università patavina. Basandosi su informazioni estrapolate da documenti che vanno dal 1410 al 1418 e, soprattutto, dall’orazione dell’umanista e maestro di retorica Gasparino Barzizza per il conventus in arti di Pietro (19 ottobre 1418), riportata in appendice, si scopre che il giovane patrizio ebbe fra i suoi promotori Paolo Veneto, docente anche allo Studium Perusinum. Quest’ultimo, che il 30 gennaio 1410 lo esaminò per il conseguimento della licenza in arti, risulta invece assente nella cerimonia del 19 ottobre 1418. Pietro Donato, inoltre, appare nella documentazione anche in varie promozioni di diversi studenti dell’Ateneo di Padova, come in quella del perugino Alberto Guidalotti nell’ottobre 1416, già studente nell’Università patria. Viene evidenziata la forte tendenza umanistica che Padova aveva sin dall’inizio del Quattrocento, testimoniata dalle orazioni declamate in occasione del conferimento dottorale. In questo contesto sono ricordati anche il panegirico di Francesco Barbaro per Alberto Guidalotti e quello di Paolo Veneto per Giovanni Michiel.