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La scuola pubblica tifernate dal tardo medioevo fino all’arrivo dei gesuiti. Parte II, “Pagine Altotiberine”, 8 (2004), fasc. 24, pp. 47-96., di Ursula Jaitner Hahner (2004)

Seconda parte dell’articolo pubblicato nel fascicolo 23 della rivista. Tra i personaggi che ebbero a che fare con lo Studium Perusinum e rintracciabili nell’appendice finale intitolata ‘Elenco di tutti i docenti attivi a Città di Castello dal XIV al XVI secolo, due sono particolarmente interessanti: Francesco di Santacroce da Montone e Sebastiano Guazzini, entrambi studenti all’Ateneo perugino. Del primo, abate commendatario del monastero benedettino di Scalocchio, viene ricordato che il governo tifernate nel marzo del 1594 cercò di ingaggiarlo, ma senza riuscirci; del secondo, invece, riporta che nel 1583, a soli 23 anni e dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza a Perugia, gli venne affidata da Città di Castello la cattedra di diritto civile, da pochi mesi costituita dalle autorità cittadine. Sebastiano, figlio del cancelliere della città Pier Paolo, accettò l’incarico, percependo un salario annuale di 20 scudi per l’annata 1584-1585, ma espresse subito la volontà di andare presto a Roma per ambire a ruoli più importanti, come in effetti ebbe (pp. 65, 68). Nell’elenco, sono citati anche due docenti che insegnarono a Perugia: Ioannes ser Nuti, docente a Città di Castello nel 1336 con un salario annuale di 25 libre e Marchus de Insula (probabilmente Marco Serperella), insegnante nella città tifernate nel 1490, 1492 e 1496 con uno stipendio annuale di 70-74 fiorini.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Franciscus Sanctacrucius Montonensis
  2. Iohannes ser Nutii de Civitate Castelli
  3. Marcus Serperella de Ynsula Maiori lacus Perusini
  4. Sebastianus Guazzinus Tyfernas