Nel 1474 Città di Castello fu assediata dalle truppe di Sisto IV, guidate da Giuliano Della Rovere e Federico da Montefeltro. L’episodio viene qui analizzato attraverso la narrazione di Roberto Orsi (1420-1496), all’epoca vice podestà della città tifernate e sostenitore della resistenza della città stessa, assieme al Governatore pontificio Giovanni Antonio Campano. I due, condannati all’esilio dal papa una volta concluso l’assedio per questa loro posizione, avevano frequentato, come studente di diritto il primo e anche come docente il secondo, il quattrocentesco Studium Perusinum. Diverse sono le notizie biografiche fornite sull’Orsi e sulla sua produzione letteraria. Del ‘De Obsidione’, oltre alla sua analisi, viene ricordato che in appendice, alcuni manoscritti dell’età rinascimentale, riportano l’elegia ‘Ad Campanum vatem’, che forse lo stesso Orsi pose come conclusione dell’opera (pp. 69-73).