Nell’illustrare le vicende biografiche del poeta perugino Francesco Beccuti (1509-1553), il cui insegnamento di diritto presso l’Ateneo patrio, accettato dal Cavallucci, non è certo, è ricordato che il padre Giovanni fu tra i cinque "sapientes studii" nel 1508 e nel 1512. Tra i familiari del Beccuti e tra i dedicatari delle sue rime spiccano vari docenti dello Studium Perusinum del XVI secolo, come: Francesco Colombo, celebre filosofo tanto da meritarsi l’appellativo di Platone dal cardinale Cervini; Vincenzo Menni, astronomo e traduttore di Virgilio e Ovidio; e i giureconsulti e dottori di diritto Gian Paolo Lancellotti e Ascanio Scotti. Infine, tra gli incarichi pubblici che sostenne per il Comune di Perugia si cita un’ambasceria del 1548 presso il cardinale d’Urbino, Giulio Della Rovere, effettuata assieme all’esimio professore dell’Università perugina, Guglielmo Pontano.