Analizza ‘Aedes Barberinae’, l’opera con la quale il perugino Girolamo Tezi descrisse il Palazzo Barberini delle Quattro Fontane (testo elogiato a p. 21 da Giovanni Battista Passeri, formatosi all’Università perugina nel XVIII secolo). Allievo del Bonciari presso il Collegio di San Bernardo voluto dal vescovo Napoleone Comitoli che, come il primo, fu professore allo Studium) il Tezi entrò a far parte della corte romana dei Barberini senza mai dimenticare l’amata patria. Un legame visibile e sancito in questa stessa opera, visto che le 6 lettere che la compongono sono tutte indirizzate a illustri perugini, tra i quali il giurista Ludovico Cantagallina, studente e successivamente lettore nello Studio patrio. Sono evidenziati, inoltre, i diversi richiami a personaggi umbri presenti nell’opera, come Marcantonio Eugeni, Costanzo Ricci, Giuseppe Neri, Girolamo Bigazzini e Felice Verduccioli, tutti lettori nell’Ateneo umbro tra il XVI e il XVII secolo (pp. 9-10). E’ ricordato Lucas Holstenius, bibliotecario del cardinale Francesco Barberini, a cui fu affidato l’incarico di provvedere ad una seconda edizione di ‘Aedes Barberinae’. Il tedesco frequentò l’Università di Perugia, dove si laureò in utroque iure (pp. 13-16).