Membro di un'antica famiglia patrizia e futuro cardinale, Giuliano Cesarini nacque a Roma da Andreuzzo e Paolotia di Lorenzo Rustici. Compiuti i primi studi lasciò la città natale per trasferirsi a Perugia dove seguì i corsi della scuola giuridica dell'Ateneo perugino. Qui legò notevolmente con Giovannello Bontempi che lo aiutò nel suo soggiorno in città. Un legame quest'ultimo che rimase forte anche con il passare del tempo, visto che fu lo stesso Giuliano, ormai cardinale, a raccomandare i figli di Giovannello per un ufficio presso la Repubblica di Venezia. Dopo un passaggio nello Studio felsineo concluse gli studi a Padova, dove risulta, probabilmente non a caso assieme ad altri studenti di Perugia, come testimone alla laurea in diritto canonico di Antonio di Francesco di San Demetrio d'Aquila il 17 febbraio 1418. Conseguita la laurea in utroque iure e tenuto alcune lezioni di canonico avendo fra i suoi allievi anche il celebre Nicolò da Cusa, Giuliano tornò a Roma entrando al servizio del cardinale Branda da Castiglione che, essendo stato nominato legato di Boemia e Germania, seguì nel marzo 1422 in terra tedesca. Protagonista di una rapida ascesa all'interno del mondo ecclesiastico romano fino ad essere proclamato cardinale il 24 maggio 1426 da papa Martino V, fu alla presidenza del concilio di Basilea (1431) e partecipò attivamente a quelli di Ferrara e Firenze (1439). Alla fine del concilio fu inviato a capo di una legazione pontificia in Ungheria per promuovere una crociata contro i turchi, ma la missione si concluse disastrosamente nella battaglia di Varna del 10 novembre 1444 dove il Cesarini perse la vita.