Trascrive la matricola conservata nel "volume più risalente degli statuti" dell'Università di Parma datato 1440, ossia il 'Manoscritto Parmense' 1532 della Biblioteca Palatina di Parma. Tra i nominativi, figurano Paolo Veneto e Ugo da Siena, il primo certamente lettore allo Studium Perusinum, mentre il secondo di dubbia docenza perugina nella prima metà del XV secolo.