Grazie al ritrovamento di vari documenti, si sofferma su un fenomeno, della seconda metà del XV secolo, forse tipicamente padovano: quello di cercare di ottenere una laurea sia dallo Studio che da un conte palatino. Quest'ultimo riceveva tale privilegio, direttamente dall'imperatore, su pagamento e assieme ad altri poteri. Tra i conti palatini citati, figurano: Bartolomeo Capodilista, del quale è ricordato l'esame tentativo in diritto civile del 10 maggio 1444 avendo fra i promotori Antonio Roselli, precedentemente dottore a Perugia (p. 85, n. 18); e Angelo Ubaldi che concesse allo studente bresciano Bernardino Cucchi, un contratto di contubernio, con il quale l'ospitava nella sua abitazione in contrada borgo Tedesco (p. 104). Tra i documenti si fa cenno ai lunghi anni dedicati allo studio da parte dello scolaro richiedente il titolo dottorale al conte palatino, e a volte è riportata tutta la peregrinatio academica, come nel caso di Francesco Giovanni Casanova, risultante aver frequentato anche lo Studium Perusinum prima di approdare a Padova (p. 98, n. 73). Di Aleandro, esponente della famiglia Porcellini, si evidenzia che si laureò il 6 febbraio 1471, avendo fra i promotori i dottori perugini, lettori anche nell'Ateneo patrio, Matteolo e Baldassarre Gemini (p. 89, n. 47).