Considerata un'opera giovanile del Mattioli, scritta quando aveva una trentina d'anni circa, l'opera è un piccolo trattato di pedagogia e filosofia morale concentrato sugli anni dell'adolescenza, periodo ritenuto importantissimo per la formazione della persona. Divisa in due libri, nell'opera il dottore perugino, insegnante nel patrio Ateneo nel XV secolo, si rifa ai massimi esponenti della filosofia classica e ai precetti della morale cristiana. (cfr. "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", 109 (2012), pp. 632-634).