Viene pubblicato un documento conservato nei registri avignonesi, compilato da Andrea da Todi, cappellano del papa e legato in Toscana, con il quale si diede esecuzione al testamento di Donosdeo dei Malavolti, vescovo di Siena. La bolla, datata 17 aprile 1349, fu presentata da Andrea da Todi l'11 dicembre 1350 al capitolo dei canonici della cattedrale di Siena. Tra i libri inventariati e su cui Donosdeo studiò per poi addottorarsi in utroque iure figura 'Apparatus clementinarum' di Paolo dei Liazzari, dottore dello Studio perugino nella prima metà del XIV secolo.