Pubblicano due manoscritti inediti del XV secolo riguardanti il famoso medico perugino Mattiolo Mattioli, lettore nel corso del Quattrocento nel patrio Ateneo. Si tratta di due carmi latini dedicati in suo onore: il primo, conservato presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, è composto dall'umanista cesenate Francesco Uberti (1440-1518); il secondo, rintracciato nella Biblioteca Apostolica Vaticana, è un epigramma scritto da un altro illustre perugino del XV secolo, Francesco Maturanzio (anch'egli lettore nello Studio umbro), durante un viaggio a Rodi e Creta fra il 1472 e il 1474. Dal componimento si deduce che almeno una volta il Maturanzio sia stato ospite del Mattiolo, o che almeno i due si conoscessero bene. Di entrambi i manoscritti viene riportata la trascrizione e la traduzione in lingua italiana.