Partendo da due vicende che misero in dubbio il patriottismo del celebre giurista perugino e più volte lettore nello Studio patrio Baldo degli Ubaldi, ossia il ruolo, per molti controverso, avuto nel conflitto tra Perugia e il papa nel 1370 e la chiamata avuta da Firenze per leggere nell'Università toscana nel 1383, l'a. evidenzia l'indiscutibile peruginità ed italianità presenti nel pensiero di Baldo, facendo cadere ogni accusa di tiepidezza verso Perugia e verso l'Italia, che in epoca coeva e posteriore gli fu rivolta.