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'De gestis et vita Braccii' di A. Campano. A proposito di storia della storiografia, "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", 27 (1924), pp. 153-196., di Roberto Valentini (1924)

In occasione del V centenario della morte di Braccio Fortebracci, l'a. illustra la vita del valoroso condottiero umbro scritta da Giannantonio Campano, celebre umanista e lettore allo Studium Perusinum all'inizio della seconda metà del XV secolo. Di quest'ultimo vengono fornite informazioni sul suo soggiorno perugino, dal suo arrivo a Perugia nel 1452 in misere condizioni, agli aiuti ricevuti dapprima da Niccolò da Sulmona, professore di medicina nell'Ateneo, e poi dal mecenatismo di casa Baglioni, contesto nel quale scrisse gran parte della sua più geniale produzione letteraria tra cui la medesima biografia "bracciana". Nel ribadire la chiamata di Perugia alla cattedra di eloquenza che il Campano tenne dal 16 novembre del 1455 con lo stipendio di 50 fiorini, l'a. fa una sintetica storia di questo insegnamento ricordandone i principali maestri che precederono l'umanista. Viene, inoltre, fatto riferimento a due epistole del Campano, nelle quali il letterato offre una testimonianza del clima culturale presente in città in quel periodo. Si tratta, in particolare, di un'apologia del discorso inaugurale dell'anno accademico 1455-1456 dello stesso Campano e di una lettera inviata a Gilforte dei Buonaccorsi di Pisa, tesoriere sempre in quell'anno (pp. 156-160, 163). Attraverso l'analisi dell'opera su Braccio, infine, è messa in evidenza la figura del Campano storiografo e biografo.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Iohannes Antonius Campanus de Cavelle
  2. Nicolaus de Sulmona