Illustrando il contesto perugino che nel 1321 accolse i due conestabili "stranieri" chiamati dal Comune al suo servizio, si evidenzia come testimonianza della prosperità di cui godeva la città all'epoca lo sviluppo che ebbe l'Università grazie anche all'istituzione della facoltà di medicina in quello stesso anno. Un ruolo di primo piano quello dell'Ateneo nella e per città, visto che fu in questo periodo che i Magistrati perugini si adoperarono per far rimanere a Perugia il celebre giurista bolognese, già lettore allo Studium, Iacopo da Belviso (p. 222). Di quest'ultimo viene riportato un atto del 5 settembre 1321 (doc. 9), che dimostra pienamente la fiducia che il Comune riponeva sull'insigne giureconsulto.