Fa riferimento all'umanista più volte lettore allo Studio di Perugia, Giannantonio Campano. In particolare l'a. afferma che i ludi di quest'ultimo furono scritti attorno al 1460, ossia quando Braccio Baglioni, suo protettore, allestì un grande torneo. )cfr. "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", 14 (1908), p. 655).