Nel tentativo di fornire una visione d'insieme del fenomeno storiografico quattrocentesco dei "commentarii", l'a. ricorda la posizione non entusiasta di Giannantonio Campano, celebre umanista e lettore allo Studio di Perugia. Fa riferimento, in particolare, alla sua candidatura come autore di una Historia sforzesca presentata alla corte milanese mentre si trovava a Mantova nell'ottobre 1459. Come valido elemento del suo curriculum il Campano evidenziava l'opera che aveva dedicato alla storia di Braccio da Montone sottolineando, in questo modo, il necessario carattere storico dell'eventtuale componimento sforzesco. E' riportata la lettera inviata dall'umanista al funzionario ducale e in cui sosteneva il suo pensiero (pp. 1050-1051).