Importante saggio sulla figura dell'umanista ed erudito perugino Francesco Maturanzio (1443-1518), che tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI tenne la cattedra di oratoria e poesia all'Università di Perugia dando agli studi letterari in città una fama non più regionale, ma nazionale e internazionale. Tra le notizie biografiche ricavate dall'analisi di documenti (molti riportati in appendice o nei vari capitoli) e testi storiografici, l'a. ricostruisce la formazione scolastica del Maturanzio nell'Ateneo patrio ricordando che fu allievo del Campano e di Guido Vannucci e che perfezionò gli studi linguistici (soprattutto il greco) frequentando le Università di Ferrara e Vicenza. Probabilmente già lettore di oratoria e poesia nel 1471, l'illustre professore insegnò certamente a Perugia a partire dal 1498, dopo aver trascorso 5 anni ad insegnare a Vicenza. Proprietario di una ricca biblioteca, ha lasciato molti scritti. Tra i suoi discepoli sono citati, il figlio Marcantonio, Riccardo Bartolini e Cristoforo Sassi. (cfr. "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", 69 (1972), fasc. 1, pp. 70-74).