Tra i nomi citati nei volumi redatti dall'erudito del XVI secolo Fulvio Orsini, nei quali descrisse i nove esemplari di Catullo, Tibullo e Propersio all'epoca in suo possesso e oggi conservati nella Biblioteca Vaticana, risulta l'umanista umbro e studente nell'Ateneo perugino Giovanni Pontano, probabilmente lettore o proprietario precedente di quegli stessi scritti. (cfr. "Filologia e Critica", 15 (1989), p. 124-141; "Bibliografia Umbra », 4 (1989-1990, ma 1996), p. 475-476).