Offre uno studio dettagliato della storia del petrarchismo quattrocentesco, focalizzando l'attenzione su quei studenti tedeschi che studiarono all'Università di Padova e che avevano un forte interesse per il grande letterato italiano. Tra questi l'a. si sofferma su Hartmann Schedel di cui evidenzia lo 'Zibaldone' compilato durante il soggiorno patavino (1463-1466). Nella raccolta, ricca di ricordi universitari, il bibliofilo tedesco riporta l'orazione pronunciatagli da colui che definisce il suo "Doktorvater", Matteolo da Perugia, più volte lettore all'Ateneo patrio nel corso del XV secolo.