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Documenti per la storia della medicina in Perugia (dall'epoche più remote al 1400), "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", 24 (1920), pp. 37-69; 25 (1922), pagg. 159-221., di Luigi Tarulli Brunamonti (1920-1922)

Nel tentativo di ricostruire la storia della medicina a Perugia attraverso lo studio di vari documenti (che pubblica nel secondo articolo), fornisce notizie e considerazioni sull'organizzazione dell'insegnamento in città nel XIII secolo, e poi sullo Studio Generale dopo la bolla di fondazione di Clemente V (erroneamente attribuita, probabilmente sulla scia del Rossi, al 1307 anziché al 1308). In particolare accanto alle bolle papali che stabilivano le norme per il conferimento dei gradi accademici (ricorda quindi anche quella del 1321 che confermava il diritto di addottorare in medicina), l'a. sottolinea la presenza all'interno dell'Ateneo dei più importanti medici dell'epoca, concentrando l'attenzione, soprattutto, su Gentile da Foligno eletto più volte dal magistrato cittadino ad insegnare ed esercitare la medicina a Perugia nella prima metà del Trecento. Allievo di Taddeo Alderotti, conosciuto negli atti del Comune, che vengono riportati, come Taddeo da Bologna, il medico folignate portò avanti, sulla scia del maestro, gli studi anatomici, facendo in modo che lo Studio perugino fosse uno dei primi in Italia a possedere deliberazioni statuarie che permettevano e disciplinavano lo studio dell'anatomia.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Gentilis de Gentilibus de Fulgineo