E' noto come a partire soprattutto dal XV secolo molti giovani stranieri giungessero in Italia per formarsi nei centri universitari più importanti della Penisola come Bologna, Padova, Perugia e Siena. Nella Bayerische Staats Bibliothek di Monaco di Baviera, e precisamente nel fondo più antico della Biblioteca di Hans Jacob Fugger, l'a. rinviene e riproduce il 'De antiquitate urbis patavinae', operetta del norimberghese Hartmann Schedel (1440-1514) che si laureò in medicina a Padova nel 1466, alla presenza di Baldassarre Gemini da Perugia (lettore nello Studio patrio nel 1450) e avendo come promotore il perugino Mattiolo Mattioli, professore di filosofia a Perugia nel 1427. La stima e l'ammirazione di Schedel per quest'ultimo, da lui considerato suo maestro, è visibile, non solo nel profilo che ne traccia nel 'Liber chronicarum', ma anche nelle parole di lode che gli dedica nel clm 716 che l'a. riporta in queste pagine.