Tra gli atti pubblici e privati trascritti nel Liber Potheris del Comune di Brescia figura un atto autenticato dai Consoli di Giustizia e da notai di Cremona nel 1340. Il documento risulta essere importante per la ricostruzione della biografia di Bartolo, illustre lettore nel trecentesco Ateneo perugino, visto che l'atto è una copia rogata da un notaio di Pisa in presenza del podestà della città Toscana e di Bartoli de Saxoferrato che all'epoca, quindi, era solo ufficiale del podestà e non professore allo Studio pisano.