Partendo dall'analisi di alcune lettere del Foscarini l'a. individua diverse notizie dei suoi due maestri padovani: Prosdocimo de' Conti e il frate eremitano Paolo Nicoletti Veneto, lettore allo studium perugino nella prima metà del Quattrocento. Tra le varie informazioni fornite su quest'ultimo, viene rievocato il bando dagli stati veneziani a cui fu sottoposto e il suo successivo ritorno a Padova nel 1429, dove morì pochi mesi dopo. (cfr. "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 1 (1968), pp. 227-228).