Del celebre umanista umbro Giovanni Pontano (1420-1503), formatosi allo Studio di Perugia, viene riedita una delle sue opere storiche più significative e apprezzate per motivi stilistici: Il De bello Neapolitano. Composto in sei libri, uscì per la prima volta a stampa nel 1509 a Napoli, a cura di un allievo dello stesso Pontano, l’umanista napoletano Pietro Summonte, e rappresenta una fonte primaria per i fatti riferiti, cioè la guerra di successione nel regno di Napoli tra il figlio illegittimo del re Alfonso d’Aragona, Ferrante,e Giovanni d’Angiò, figlio del vecchio contendente di Alfonso, Renato d’Angiò. La ricca introduzione si divide in cinque capitoli ed è scritta a più mani dai tre curatori: Giuseppe Germano copre gli aspetti editoriali e filologici del testo, Antonietta Iacono lo posiziona nel contesto della letteratura antica e umanistica e Francesco Senatore si occupa della struttura, delle fonti e degli aspetti più propriamente storici. (cfr.:“Archivio Storico Italiano”, 179 (2021), fasc. 3, pp. 611-613).