Primo genito di Fabio e Tommasa Oddi Baglioni, nacque a Perugia nel 1820 e dopo aver frequentato il collegio Pio della Sapienza e la facoltà di giurisprudenza dell’Ateneo patrio, si addottorò in legge nel 1840. Per la morte del padre avvenuta nel 1837, cominciò ad amministrare l’importante patrimonio della famiglia attraverso lunghi soggiorni a Roma e Firenze durante i quali instaurò interessanti rapporti politici. Allo scoppio del ’48, mentre i fratelli Giuseppe e Pompeo partivano con i volontari perugini, Nicola, già consigliere del Comune, rimase in città per la gestione del patrimonio familiare. Pur se figura tra i promotori dei comitati preparatori per i comizi elettorali tenutisi in tutto lo Stato romano e entrò a far parte del Comitato di guerra perugino, in tutte le vicende risorgimentali mantenne un atteggiamento moderato tanto da definire Mazzini e Garibaldi nemici dell’Italia. Nel febbraio 1849 si sposò con Vittoria Guardabassi velocizzando la propria ascesa sociale. Nonostante le sue prudenti posizioni politiche, nel 1850 venne arrestato con l’accusa di appartenere ad una società segreta. Liberato nell’aprile 1851, per un certo periodo pare eclissarsi dalle vicende politiche, ma icontinui spostamenti sul finire degli anni Cinquanta del XIX secolo ne rivelano l’attività cospirativa che sfociò negli eventi rivoluzionari di Perugia del 1859. Condannato a morte, pena commutata all’esilio, ritornò a Perugia con l’avvento delle truppe piemontesi nel settembre 1860. Grazie ai legami stretti in esilio fu nominato gonfaloniere, carica che mantenne fino alla primavera del 1861 quando venne eletto deputato della destra. Filo-governativo, in parlamento si battè contro il progetto di prosciugamento del Trasimeno e per un piano ferroviario che non isolasse l’Umbria. Divenuto senatore, fu colpito da una paralisi progressiva che lo portò alla morte avvenuta nel1895 a Perugia.