Analizzando per la prima volta mediante una lettura sistematica tutte le opere attribuite al grande giurista del Trecento Bartolo da Sassofferrato, studente e illustre docente dello Studium Perusinum, fornisce un interessante lavoro che, tramite confronti testuali su manoscritti e incunaboli, fa chiarezza proprio sulla problematica della testualità di tali opere, intrecciata con il cosiddetto “bartolismo”. Inoltre, grazie agli esempi che Bartolo traeva dalla vita perugina per far meglio comprendere i testi giuridici ai suoi allievi, delinea vari profili della vita quotidiana, ai quali vengono dedicati ampi paragrafi, come quelli riguardanti le istituzioni politiche, i processi, i tributi, la moralità pubblica, la vita dell’università e degli scolari e la documentazione degli atti giuridici. Un volume imponente ed importante che, oltre a rimarcare la centralità del sassoferratese per il pensiero giuridico medievale e non solo, ne evidenzia la saggezza tenuta nei pareri e nelle riflessioni (cfr.: “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 120 (2023), fasc. 1-2, pp. 392-398).