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Laurerio, Dionisio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 64 (2005), pp. 82-84., di Simone Ragagli (2005)

Servita beneventano nato nel 1497, dopo essersi laureato nel 1521, fu lettore di teologia, metafisica e matematica nelle Università di Perugia, Bologna (1525-29) e infine Roma. Eletto procuratore generale del suo Ordine nel 1528, giunto presso la S. Sede conobbe Thomas Cranmer, rappresentante inglese presso la Curia e che, secondo le volontà di re Enrico VIII, sostituì nel 1534. Fortemente legato da un rapporto di stima e amicizia con Paolo III che lo nominò nunzio in Scozia e gli concesse un ruolo primario all’interno dell’Ordine per il quale, ad esempio, nel 1539 ottenne l'esenzione dalla metà delle decime stabilite nel momento in cui la Chiesa allestiva una flotta contro i Turchi, il 20 dicembre dello stesso anno divenne cardinale e il 6 febbraio 1540 Paolo III gli assegnò il titolo di S. Marcello, cui seguì l'8 marzo la facoltà di conferire benefici ecclesiastici. Ripresosi da una breve malattia, si distinse all’interno della Curia come intransigente in materia di ortodossia scagliandosi contro Gaspare Contarini sostenitore di un compromesso dottrinale con i protestanti (concistoro del settembre 1541). L’anno dopo gli furono assegnati nuovi compiti in qualità di legato apostolico a Benevento e di provveditore di Marittima e Campagna e fu nominato tra i sei cardinali inquisitori, carica confermata al momento della bolla pontificia Licet ab initio, con la quale Paolo III centralizzò l'Inquisizione romana. Morì a Roma in questo stesso anno dopo una breve malattia e fu sepolto nella chiesa di S. Clemente.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Dionisio Laurerio da Benevento