Analizza l'influenza dei classici nelle poesie latine di scrittori moderni, tra i quali Giannantonio Campano lettore di oratoria allo Studio di Perugia nella seconda metà del XV secolo. In particolare, di quest'ultimo, l'a. esamina l'elegia III, 27 (ad se ipsum). (cfr. "Bollettino di studi latini", 14 (1984), fasc. 1-3, pp. 241-242; "Bibliografia Umbra", 2 (1984-1985, ma 1989, p. 283).