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Cesi, Pier Donato, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 24 (1980), pp. 261-266., di Agostino Borromeo (1980)

Profilo biografico di Pier Donato Cesi (1522-1586). Nato a Roma o a Todi, si laureò in utroque iure il 24 maggio 1544 a Ferrara dopo essersi formato anche nelle Università di Perugia, Bologna e Pavia. Recatosi a Roma gli fu affidata la sede episcopale di Narni. Venne nominato cardinale probabilmente attorno al 1547 visto che in quest’anno partecipò, seppur brevemente, ai lavori conciliari di Trento. Nel 1550 il nuovo papa, Giulio III, gli conferì il beneficio di S. Ippolito nella diocesi di Todi e lo nominò referendario utriusque Signaturae. Tuttavia, sarà sotto Paolo IV che cominciò la sua carriera amministrativa. Fu nominato presidente di Romagna (1556), lasciando un gran bel ricordo del suo operato tanto che nel 1584 Ravenna gli conferì il titolo di protettore della città. Fu poi vicelegato a Bologna (1560), mettendo in luce importanti qualità di risolutezza e una gran passione per l’urbanistica, l’edilizia e il decoro artistico della città (tra le varie iniziative in tal senso, si ricordano la creazione della fontana del Nettuno con la celebre statua del Giambologna e soprattutto l’edificazione dell'Archiginnasio). Successivamente papa Pio V utilizzò la figura di Pier Donato per le sue doti diplomatiche e in particolare durante le guerre religiose in Francia. Sotto Gregorio XIII, per la cui elezione era stato decisivo, non ebbe ruoli importanti fino al concistoro del 4 luglio 1580, quando il papa lo nominò, concedendogli speciali poteri che lo porteranno a scontrarsi con l’Arcivescovo Paleotti, legato a Bologna. Dopo aver trascorso tre anni in terra emiliana, reprimendo il brigantaggio e risanando le finanze, tornò a Roma dedicando gli ultimi anni della sua vita all’assistenza in favore della Congregazione dell'Oratorio, alla quale era legato anche per la costruzione della chiesa di S. Maria della Vallicella, dove fu sepolto nel 1586.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Petrus Donatus Cesius