Nato a Perugia nel 1759, si laureò nel patrio Ateneo nel 1781 ottenendo l’anno successivo un seggio nel Collegio dei filosofi, medici, artisti di Perugia. Lettore dapprima straordinario e dal 1797 ordinario di filosofia nell’Ateneo umbro, nel 1785 era stato nominato coadiutore alla direzione della Biblioteca comunale di Perugia, della quale ottenne la direzione nel 1803. La sua personalità è fortemente legata agli studi fisico-chimici, risultando un vero precursore e sostenitore dell’insegnamento universitario di tali discipline. Nel 1799 così lasciò la cattedra di Logica e Metafisica per succedere a Luca Antonio Pellicciari, di cui era stato allievo, in quella di Fisica e Chimica portando un così forte impulso da far acquistare a queste scienze una loro propria autonomia nella vita dell’Università perugina. Sono di questo periodo tutta una serie di memorie,sunti e Analisi di opere, Osservazioni, Note in materie fisiche, agrarie, mineralogiche, litologiche, filologiche, pubblicate in varie riviste scientifiche. A tali studi abbinò quelli per l’astronomia e soprattutto quelli per la meteorologia tanto che Nel 1815 fece erigere nel palazzo universitario un piccolo osservatorio in torretta. Ebbe scambi di idee e di materiale scientifico con vari naturalisti, letterati e scienziati di tutte le nazioni europee, a causa del ricco Museo di storia naturale che seppe raccogliere e disporre in un importante collezione, oggi conservata nell'istituto di mineralogia e di geologia della facoltà di agraria di Perugia. Separata nel 1810 la Fisica dalla Chimica, tenne per se quest’ultimo insegnamento specializzandosi in mineralogia (1813) e consacrandositra le menti più feconde in tale disciplina in quel periodo. Nominato Rettore dello Studio nel 1824, morì a Perugia nel 1841. Nella scheda è presente un elenco delle sue opere.