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Benincasa, Alessandro, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 8 (1966), pp. 517-518., di Vittor Ivo Comparato (1966)

Giurista perugino della seconda metà del Seicento, Alessandro Benincasa nacque a Perugia nel 1649 e dopo aver studiato sotto la direzione di Francesco Maria Calidoni, frequentò i corsi di legge dell’Università patria della quale divenne docente di diritto civile nel 1668, a soli 19 anni, fino al 1676. In questo periodo, più che per la sua attività accademica, è ricordato per la composizione di diverse poesie, uscite in varie raccolte e oggi conservate alla Biblioteca Augusta di Perugia. Membro dell’Accademia degli Insensati, quando si trasferì a Roma fu il primo prelato ammesso all’Arcadia con il nome di Alceo Trapezunzio. Nella città eterna era arrivato nel 1676 per continuare la carriera giuridica ed ecclesiastica e nel 1682 venne nominato, da papa Innocenzo XI, uditore di Rota, intraprendendo quell’incarico che gli permise di ottenere un certo prestigio all’interno della Curia romana. Divenne, così, membro della congregazione delle Immunità ecclesiastiche, vice-cancelliere dell'Archiginnasio romano e proprio quando sembrava che potesse giungere al porporato, la morte lo colse il 28 aprile 1694. Il fratello Michelangelo, che si occupò dei suoi scritti e che fece pubblicare le 394 decisioni rotali, gli fece erigere un monumento funebre nella chiesa perugina di San Domenico.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Alexander Bienincasa