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Burgos, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)), in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 15 (1972)., di Giuseppe Pignatelli (1972)

Teologo francescano, nacque a Messina nel 1666. Entrato nel 1682 nell’Ordine dei frati minori conventuali, nel 1690 era sacerdote a Palermo e tre anni dopo figura a Roma dove fu ammesso al collegio di S. Bonaventura. Ottennuta la laurea il 2 maggio 1696 divenne maestro di teologia, iniziando ad avere contatti con il mondo culturale romano e entrando a far parte dell'Arcadia col nome pastorale di Emone Lapizio (1699). Lettore di sacri canoni a Bologna, dove fu anche baccelliere e quindi reggente di convento, fu pubblico lettore di retorica nel Pontificio Collegio Montalto e teologo ed esaminatore sinodale dell'arcivescovo cardinale Boncompagni. Strettamente legato con il marchese Giovanni Giuseppe Orsi, partecipò alle adunanze che si svolgevano nella casa di quest’ultimo avvicinandosi a posizioni che si possono definire muratoriane. Trasferitosi a Perugia nel 1702, dove occupò la cattedra universitaria di storia ecclesiastica (1702-1703), diede una significativa e chiara prova di questo suo nuovo orientamento nella prolusione ai corsi (De ecclesiasticae historiae in theologia auctoritate atque usu praefatio..., Perusiae 1702). Per tali posizioni fu accusato dai gesuiti d’insegnare false dottrine. A Perugia fu anche accademico degli Insensati e teologo del vescovo, monsignor Marsili, probabilmente conosciuto durante le riunioni in casa Orsi. Tornato a Roma, stimato da papa Clemente XI, fu scelto come consultore delle congregazioni dei Riti e dell'Indice. Dal 1709 al 1711 fu alla cattedra di eloquenza all'archiginnasio romano, da dove potè diffondere le sue idee di riforma degli studi teologici. Nel 1713 accettò la lauta offerta fattagli dall’Università di Padova, insegnando dapprima metafisica (dedicando il primo corso alla storia della filosofia da Aristotele a Duns Scoto), e dal 1718 Storia ecclesiastica.Nel 1725, Carlo VI lo scelse per il vescovato di Catania, su suggerimento dell’amico Apostolo Zeno. Consacrato a Roma da Benedetto XIII il 10 marzo 1726, che gli conferì anche la dignità di assistente al soglio pontificio, raggiunse Catania dove il 20 luglio morì. Pubblicata postuma, l’Institutionum theologicarum syntagma operis de studio theologico recte instituendo..., Venetiis 1727, è una sorta di bibliografia critica che doveva preparare il futuro teologo, per il quale è indispensabile una vasta cultura e l'approfondimento delle scienze "ausiliarie": eloquenza, storia, diritto, filosofia.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Alessandro Burgos da Messina