Accenna rapidamente a diverse opere presenti in biblioteche padovane del celebre giurista perugino e più volte lettore allo Studio patrio Baldo degli Ubaldi, per poi soffermarsi sui mss. raccolti a Padova da Iohannes Heller, in cui si trovano opere di allievi dello stesso Baldo. Solo al suo ritorno in Germania Heller si procurò i commenti del perugino ai 'Libri feudorum' e alla 'Pax Constance'. (cfr. "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 34 (2001), pp. 391-392).