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Caetani (Gaetano), Camillo, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 16 (1973), pp. 137-141., di Georg Lutz (1973)

Nato a Sermoneta nel 1552, Camillo di Bonifacio fu destinato alla carriera ecclesiastica e dopo essersi addottorato in diritto civile e canonico a Perugia nel 1573, visse a Roma e nei possedimenti della famiglia amministrando i propri beni e quelli familiari. Nominato nel 1588 patriarca di Alessandria, le sue vicissitudini e scelte politiche furono molto legate a quelle del fratello Enrico. Nel 1589 così accompagnò quest’ultimo nella difficile missione in Francia dove era stato inviato da papa Sisto V per cercare di impedire l'ascesa al trono del protestante Enrico di Navarra. Nonostante la successiva presa di distanza dalle posizioni tenute da Enrico durante la missione, tornato a Roma Camillo fu arrestato e fu riabilitato, come il fratello, solo con l’ascesa al soglio pontificio di Gregorio XIV, come la famiglia Caetani di tendenze filo-spagnole. Nunzio imperiale dal 1591, dal 1593 iniziò il suo incarico come nunzio in Spagna. Qui tra le varie iniziative tentò.non riuscendoci, di formare una lega in chiave anti-turca. Successo invece ebbe nelle questioni politiche ed economiche, mentre diverse difficoltà trovò nei conflitti giurisdizionali (come ad esempio il ruolo e le funzioni delle coortes) tra Stato e Chiesa che non sfociarono in veri e propri conflitti grazie proprio alle capacità diplomatiche di Camillo. Durante la sua permanenza in Spagna cercò di fronteggiare la decadenza della disciplina del clero regolare, in particolare degli Ordini mendicanti e dei carmelitani, promuovendo riforme e introducendo i camaldolesi. Accusato d’abuso di potere e concussione potè contare sulla protezione dei nipoti del papa, tra i quali anche Cinzio Aldobrandini e ottenne la collettoria pontificia in Spagna e, temporaneamente, anche in Portogallo, traendone considerevoli vantaggi economici vitali per le sorti delle risorse della famiglia Caetani. Morto il fratello Enrico (1599), fu richiamato in Curia dove si dedicò fino alla morte che lo colpì nell’aghosto del 1602 quasi esclusivamente all’amministrazione e al risanamento dei beni propri e familiari.

Fonti collegate

Personaggi citati

  1. Camillus Gaetanus
  2. Henricus Gaetanus